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City Sphere Corvetto

Il progetto City Spheres di Baukje Spaltro ha inizio nel 2015 e si fonda sul concetto romano del genius loci e sulle riflessioni del filosofo Peter Sloterdijk*.

Attraverso i suoi dipinti, Spaltro invita a ridefinire la città come una Sfera, ovvero una società locale dinamica e autocostruita, con un’anima organica che attende di essere svelata. Il suo lavoro non si limita a un’indagine figurativa dei paesaggi urbani, ma restituisce anche un’attenta riflessione sull’evoluzione del rapporto tra gli individui e l’ambiente circostante.

L’artista usa uno stile comprensibile e colloquiale per comunicare direttamente con l’osservatore, lo invita a riflettere sull’intricato arazzo della vita cittadina, spesso trascurato nel trambusto della quotidianità.

L’interazione tra la luce naturale, il momento e il luogo sono gli elementi cardine del suo lavoro che si traducono sulle sue tele in un’ipnotica danza sinfonica di colori fluorescenti, creando un linguaggio visivo immediato e istintivo.

Spaltro crede che il colore sveli lo spirito di un quartiere e l’uso intenzionale di queste tonalità così alterate, inverte il pensiero convenzionale e invita lo spettatore a impegnarsi in una percezione più consapevole di ciò che lo circonda. Così le persone possono sperimentare la reale essenza urbana e scoprire un legame più profondo con le città che chiamano casa.

Ogni City Sphere vuole indurci a creare gli spazi urbani che desideriamo e di cui abbiamo più bisogno.

City Sphere Corvetto è iniziato alla fine del 2022 nel quartiere di Corvetto di Milano (Italia). Qui per la prima volta ha creato due installazione a forma di nuvola, una dipinta l’altra con le Voci di Corvetto, ovvero pensieri, frasi, suggestioni di giovani locali che vivono il quartiere e realizzato con la collaborazione di Viafarini e XYZ Corvetto.

Questa decima serie di City Sphere mostra l’anima di Corvetto, un quartiere periferico attualmente in transizione a causa della gentrificazione e di ambiziosi piani comunali. Ma sotto la superficie urbana, se si amplia la propria percezione, si può sentire l’essenza di questo quartiere.

Le Damigelle di Corvetto è un’opera che mostra l’energia vitale, la poesia celata e i drastici cambiamenti di questa parte della città.

Negli ultimi due anni Spaltro ha tradotto questo aspetto nelle sue opere e nel Manifesto scritto qui riportato.

.

Il Manifesto di City Sphere si articola in cinque punti:

1. LA VISTA DEGLI ARTISTI è un invito a percepire l’anima urbana come spazio irrazionale.

2. IL GENIUS LOCI è l’anima e l’identità locale di uno spazio urbano.

3. I COLORI FLUORESCENTI influenzano la nostra percezione del mondo esterno comune e di quello interno personale.

4. MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA nella creazione del nostro spazio urbano quotidiano.

5. IL VALORE della pittura contemporanea combinata con l’intelligenza sociale per città inclusive.

.

* Peter Sloterdijk di Spheres: La domanda “DOVE siamo?” è più significativa che mai ed è più importante della domanda “COSA siamo?”. Dobbiamo concentrarci sul luogo che le persone creano per essere ciò che sono. Ho dato a questo luogo il nome di Sfera. Le sfere sono creazioni spaziali ….

City Sphere Corvetto

Il progetto City Spheres di Baukje Spaltro ha inizio nel 2015 e si fonda sul concetto romano del genius loci e sulle riflessioni del filosofo Peter Sloterdijk*.

Attraverso i suoi dipinti, Spaltro invita a ridefinire la città come una Sfera, ovvero una società locale dinamica e autocostruita, con un’anima organica che attende di essere svelata. Il suo lavoro non si limita a un’indagine figurativa dei paesaggi urbani, ma restituisce anche un’attenta riflessione sull’evoluzione del rapporto tra gli individui e l’ambiente circostante.

L’artista usa uno stile comprensibile e colloquiale per comunicare direttamente con l’osservatore, lo invita a riflettere sull’intricato arazzo della vita cittadina, spesso trascurato nel trambusto della quotidianità.

L’interazione tra la luce naturale, il momento e il luogo sono gli elementi cardine del suo lavoro che si traducono sulle sue tele in un’ipnotica danza sinfonica di colori fluorescenti, creando un linguaggio visivo immediato e istintivo.

Spaltro crede che il colore sveli lo spirito di un quartiere e l’uso intenzionale di queste tonalità così alterate, inverte il pensiero convenzionale e invita lo spettatore a impegnarsi in una percezione più consapevole di ciò che lo circonda. Così le persone possono sperimentare la reale essenza urbana e scoprire un legame più profondo con le città che chiamano casa.

Ogni City Sphere vuole indurci a creare gli spazi urbani che desideriamo e di cui abbiamo più bisogno.

City Sphere Corvetto è iniziato alla fine del 2022 nel quartiere di Corvetto di Milano (Italia). Qui per la prima volta ha creato due installazione a forma di nuvola, una dipinta l’altra con le Voci di Corvetto, ovvero pensieri, frasi, suggestioni di giovani locali che vivono il quartiere e realizzato con la collaborazione di Viafarini e XYZ Corvetto.

Questa decima serie di City Sphere mostra l’anima di Corvetto, un quartiere periferico attualmente in transizione a causa della gentrificazione e di ambiziosi piani comunali. Ma sotto la superficie urbana, se si amplia la propria percezione, si può sentire l’essenza di questo quartiere.

Le Damigelle di Corvetto è un’opera che mostra l’energia vitale, la poesia celata e i drastici cambiamenti di questa parte della città.

Negli ultimi due anni Spaltro ha tradotto questo aspetto nelle sue opere e nel Manifesto scritto qui riportato.

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Il Manifesto di City Sphere si articola in cinque punti:

1. LA VISTA DEGLI ARTISTI è un invito a percepire l’anima urbana come spazio irrazionale.

2. IL GENIUS LOCI è l’anima e l’identità locale di uno spazio urbano.

3. I COLORI FLUORESCENTI influenzano la nostra percezione del mondo esterno comune e di quello interno personale.

4. MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA nella creazione del nostro spazio urbano quotidiano.

5. IL VALORE della pittura contemporanea combinata con l’intelligenza sociale per città inclusive.

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* Peter Sloterdijk di Spheres: La domanda “DOVE siamo?” è più significativa che mai ed è più importante della domanda “COSA siamo?”. Dobbiamo concentrarci sul luogo che le persone creano per essere ciò che sono. Ho dato a questo luogo il nome di Sfera. Le sfere sono creazioni spaziali ….